Il Biedermeier e l'Arredamento

Caratteristiche dell'Arredamento

Tra il 1800 e il 1860 si diffuse uno stile particolare che rifletteva l'influenza del Neoclassicismo francese e che trovava particolare riscontro in Germania e in Austria.

Lo stile Biedermeier ripeteva le forme romane classiche sui mobili dell'epoca: si prendeva dunque come riferimento il modello romano antico per ciò che riguardava tavoli e sedie e quello greco-romano per la realizzazione di armadi e cassettoni.

I prodotti erano estremamente essenziali, sobri e funzionali: un'attenzione particolare era riservata ai piccoli oggetti e al mobilio capace di rendere la casa più accogliente che sfarzosa.

Netto era infatti il rifiuto per gli ornamenti in bronzo mentre molto ambiti erano i mobili a vetrina, i divani imbottiti e le sedie con gambe curvilinee.

Il Biedermeier diede una spinta alla fabbricazione di mobili in serie e dunque a una produzione decisamente più economica.

Ecco che i prodotti si facevano meno costosi per venire incontro alle esigenze della piccola borghesia abituata a comprare a buon mercato.

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Assai sfruttato fu il mogano insieme al legno di betulla, di ciliegio, di quercia e di pero mentre poco diffusa era l'incisione della quale prese il posto la decorazione a mascherina.

Non meno frequenti erano i temi naturalistici spesso applicati a mobili e a elementi d'arredo di uso comune.

Allo scadere dell'Ottocento, lo stile Biedermeier si appesantì adattandosi alle forme tipiche di quello stile decorativo noto come neorococò.

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